Time will waste you (no-one's gonna take me alive), Adam/Peter per Matri!<3

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.ZooeyDriver.
CAT_IMG Posted on 2/3/2008, 14:28




Titolo: Time will waste you (no-one's gonna take me alive)
Autore: Zooey (♥)
Personaggi: Adam Monroe, Peter Petrelli e Nathan Petrelli nominato. E allusione ad Arthur! Arthur!
Rating: PG
Conteggio parole: 730
Riassunto: E' OOT, alla fine, comunque in pratica dopo essere sfuggiti alle grinfie della company, Adam e Peter fuggitivano qua e là per poi andare a New York, salvare Nathan e tutto il resto è storia.
Disclaimer: Se i personaggi erano miei non ero qui e nemmeno loro erano dove sono. <3
Scritta per: Per Matri! La sua bellissima richiesta sulla macchina! Sono davvero felice di aver scritto questa fic, anche se non è nulla di eccezionale l'idea mi coccolava molto!
Potete trovarla anche qui sul mio LJ!


Potrebbe trattarsi di qualunque cosa, di stanchezza o ferse solo di suggestione, ma Peter crede davvero di essersi disabituato al contatto diretto con la luce del sole. Privo della sua barriera di capelli neri, riesce a sentire ognuno dei pori sulla sua testa allargarsi e ogni goccia cadere giù dalla fronte o dal naso.

Si chiede come faccia ad essere tanto lucido da riuscirsi a chiedere come sia riuscito a perdersi inun pensiero tanto superficiale e periferico. Meglio così, si dice, meglio così.

Dopo mesi di reclusione questo non è che il primo, brutale scontro col mondo esterno.

 

Adam sembra perfettamente a posto, con le mani sul volante chiaro della sua bella macchina sportiva verde scuro, decisamente europea.

Hanno preso gli occhiali da sole al quarto autogrill appena fuori lo stato.
“Il quarto” ha detto “Nessuno pensa mai al quarto”

Adam gli ha chiesto se era stanco e li ha risposto di si. Sono stanco morto.

Così si è sistemato al sedile posteriore, con la sensazione di aver acquistato occhiali da donna.

 

E adesso si chiede come abbia trovato una machcina tanto bella nel giro di poco tempo e come sia sicuro di star coprendo le loro tracce semplicemente vagando qua e là per il paese. In fin dei conti non è certo di voler avere una risposta.

“Hai presente quei film d’azione in cui il protagonista è un brutto ceffo, all’inizio, e lavora per qualche organizzazione e poi s’innamora di una che dovrebbe far fuori e allora scappa con lei? E si ritrova i federali, la cia, il kgb e la sua stessa organizzazione alle calcagna? Ecco, non credo che neanche si avvicini alla nostra situazione. Sul serio. D’altra parte, finchè sarò vivo, non ci riavranno. Non lascerò che ci prendano.”
Ha detto Adam. Ottimo, ha pensato
.

 

E si chiede che ci facciano a sessantadue chilometri da Nashville (Nashville?), dal momento che qualcosa da fare cel’hanno. Cel’hanno cristo.

 

“Oddio, Peter. Cristo. Non è grandioso? Non è grandioso? Ah, la parola non esprime il concetto.” scandisce Adam respirando a pieni polmoni. Peter è stupito che sia così pieno di vita. Trent’anni di reclusione renderebbero qualsiasi trentenne euforico, nella sua condizione, si dice. “Capisci? E’ proprio quello, che intendevo, Pete. Cristo”

 

Si chiede se è il caso di fare della conversazione. Di chiedergli com’era il mondo quando le auto non erano altro che scatolette di latta con le ruote. Quante lingue conosce o quanti libri ha letto. Quante volte è stato innamorato. (Per la verità neanche gli passa per la testa di farsi un’idea sulla sua indole. Non è una novità, che sia terrorizzato dal capire).

 

“E’ così. E’ così. Dio, Peter. Lo so, lo farò. Lo farò e poi arriverà il tuo turno, Peter.”

 

Ma si dice, no. Le persone che parlano molto, in genere non amano che si parli molto.

Dall’angolo opposto della macchina, Peter si chiede cos’abbia quell’uomo di tanto particolare.

Non che poi sia di questa bellezza esaltante. Al contrario, al fascino comune di un attore di televisione.

 

“Non c’è nient’altro che meritino quelle persone, Peter. Faremo solo ciò che è necessario, so come la pensi rispetto queste faccende”

 

Non si rende neanche conto di arrivare quasi al nucleo, nel momento in cui coglie un assaggio di quella disperazione ancestrale che rende così significativo ogni suo sguardo.

 

“Pensano. Hanno pensato che rinchiudendoci come animali sarebbe finita. Pensavano che da un momento all’altro questa cosa se ne sarebbe andata. Detenzione preventiva, la chiamava. Io la chiamo tentato omicidio. Hanno cercato di ammazzare la nostra dote, e hanno fallito.”

 

Vorrebbe davvero avere qualcosa da rispondere. Vorrebbe davvero riuscire ad essere un intrigante. Per la prima vera volta nella sua vita, Peter rimpiange di non essere un po’ più simile a suo padre.

 

“Lo so cosa pensi, ma non è così. A modo nostro lo siamo davvero, divinità. Io e te, Peter, e tutti gli altri. Se non lo pensi ancora, aspetta che siano passati cinquant’anni. Cento anni.”

 

Non ha mai pensato ad altro, e non pensa ad altro adesso. Probabilmente se fosse un po’ più simile a suo padre lui. Lui potrebbe riuscire a convincerlo a fargli fare una telefonata.

Forse con la giusta dose di patetismo.

Devo sentire la sua voce, Adam. Ti prego.

 

“Lo faremo. Voglio dire, Pete. Tu e io. Io salverò Nathan, slaverò tuo fratello e poi. Tu e io cambieremo il mondo, Pete”





 
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CAT_IMG Posted on 2/3/2008, 14:43

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Già commentata su lj, ma lovvo ciò *_*
 
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Matrioska.
CAT_IMG Posted on 2/3/2008, 14:48




Ho commentato sul lj <333
Grazie ciccia, è bellissima *_*
C'è tutto quello che adoro: Adam/Peter, un po' di sano Petrellicest, la MACCHINA, e Arthur <333! E i Muse <333!
Sono felicissima, gwah!
 
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.ZooeyDriver.
CAT_IMG Posted on 2/3/2008, 15:00




sono felicissima che tu sia felicissima! Davvero! che bello che questa fic vi sia piaciutaaaaaaaah♥♥♥
 
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3 replies since 2/3/2008, 14:28   147 views
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