The sacred geometry of chance., il ritorno dell'Arthur/Dan♥

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.ZooeyDriver.
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 22:40




Titolo: The sacred geometry of chance.
Autore: Zooey (♥)
Personaggi: Arthur e Dan e Adam nominato.
Rating: PG
Conteggio parole: 275
Riassunto: Dan ed Arthur si annoiano e giocano a poker.
Warnings: giocano a poker in due. E' terribilmente stupido, lo so.
Note: Mi girano le scatople e non ho opinioni su questa fic, tranne che OMMIODDIO giocanio in due. pft. Il titolo da Shape of my heart di Sting ♥
Disclaimer: No, no. Non ho creato niente e niente di tutto quanto segue mi appartiene.
Scritta per: Adolina!<333 Non preoccuparti quella del compleanno sarà meglio di questa!


“Si, ecco, vedi. La settimana scorsa. Ho dormito con Adam.”

Non mi guarderà neanche e sorriderà. Rincarerà la dose, prima di godere del mio disappunto.

“Lo so.”

“Non è vero.”

Ecco, adesso. Adesso si prenderà la libertà di sbirciare il mio sguardo acido dietro le carte da gioco.

“Sbrigati. Quante?”

Nessuna. Non ne cambierà nessuna.

“E’ l’ultima volta che ti lascio tenere il banco, ragazzino.” Pausa “A posto così.”

Sorriderà del mio nervosismo e... ecco. Lo sguardo alla quinta carta. Potrebbe significare qualsiasi cosa.

“Ci giurerei, che non hai neanche da aprire. Ne cambio – due.”

Andiamo, Arthur. Criticami.

“Oh, stupida mossa, Dan.”

Ora punterà nulla di eccezionale, per non suggerirmi niente.

“I piatti. Per... per quattro giorni.”

Appunto.

“Rilancio di... di dieci dollari. E le camere da letto.”

Ora riderà. Mi piace sentirlo ridere.

“Non mi viene in mente una volta che qualcuno di noi abbia rassettato di là.”

“C’è sempre una prima volta, no?”

“D’accordo, d’accordo. Rilancio con...-”

“Non è vero, Arthur.”

Ora farà finta di non capire. Vecchio bastardo.

“Cosa?”

“Andarci a letto. Non ci sei stato a letto”

“Ah no?” Sorride fastidiosamente. Piantala. Piantala. “Rilancio di – Un pomeriggio intero col marmocchio.”

Oh, tu, gran figlio di puttana. Crede che perderò la pazienza. Perderò la pazienza.

“Sai. Sai, Arthur. Quello che rende tutto difficile con te è che tu. Tu non menti mai, ma non fai che fingere. Vedo.”

“Oh, Dan, cristo santo. Questo è colpa del tempo che passi con lui. Adam. Finirai per parlare come quel pagliaccio. Doppia coppia vestita.”

“Oh, tu, gran figlio di puttana.”

C’è qualcosa che non quadra. No.

 “Pare che tu abbia vinto, Dan. Era ora, perdio”

 
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